La registrazione di “Someone Like You” che ha fatto piangere anche lo studio
Quando ascolti “Someone Like You”, senti subito che c’è qualcosa di diverso: non è una ballad costruita a tavolino, è una confessione registrata quasi in lacrime. E infatti… è esattamente quello che è successo.
Una take unica, nata dal dolore vero
Adele entrò in studio ancora sconvolta dalla notizia che il suo ex stava per sposarsi. Sedette al pianoforte con Dan Wilson, produttore del brano, e iniziò a cantare. La voce tremava, il respiro era spezzato, e alla fine dell’ultimo verso… si mise a piangere.
Wilson rimase in silenzio per qualche secondo, poi disse una frase che cambiò la storia del pezzo:
«Abbiamo finito. Questa è la versione definitiva.»
La magia dell’imperfezione
La registrazione che oggi ascolti non è stata aggiustata, pulita o ricantata. È quella originale, cruda, dove si sente ancora la fragilità nel vibrato e il cuore che si spezza in tempo reale. È proprio questa imperfezione che ha trasformato “Someone Like You” in un fenomeno mondiale.
Un dettaglio poco conosciuto
Gli strumenti che senti – soprattutto il piano – sono volutamente semplici. Adele aveva chiesto una cosa sola: «Non voglio niente che distragga da quello che sto provando.»
E così è stato. Una voce, un piano e una ferita ancora aperta: il resto è storia.
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